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Τετάρτη 31 Ιανουαρίου 2018

Μνήμη...Ποιοί είπαμε πως είναι αυτοί;

Αποτέλεσμα εικόνας για Μνήμη
Ενας εμπειρικός ψυχολόγος προσπάθησε κάποτε να μετρήσει όλους τους τύπους 
της μνήμης για να καταλήξει στον αριθμό 256.
Ακόμη και αν δεν είναι τόσοι,παραμένει γεγονός ότι η μνήμη διαθέτει διάφορα είδη. 
Κι ότι, κατά πάσα πιθανότατα, άλλα τόσα είναι και τα είδη της λήθης: 
το να μην μπορείς, για παράδειγμα, να θυμηθείς το όνομα μιας διασημότητας είναι διαφορετικό από το να μην μπορείς να θυμηθείς πώς λέγεται εκείνος ο τύπος που 
σου είχαν συστήσει σε ένα φιλικό σπίτι.
Το γενικό συμπέρασμα είναι ότι η χαρτογράφηση και η αποκωδικοποίηση όλων 
των τύπων της μνήμης δεν είναι καθόλου εύκολη υπόθεση για την νευροεπιστήμη. 
Το τελευταίο κομμάτι του παζλ τοποθετήθηκε από μια ομάδα του πανεπιστημίου 
του Μάντσεστερ με μια μελέτη ο τίτλος της οποίας δεν περνάει απαρατήρητος 
– αν δεν μένει στη μνήμη: 
«Δεν θυμάσαι το όνομα της πριγκίπισσας Νταϊάνας; 
Φταίει η αριστερή πλευρά του εγκεφάλου σου».
Αλλά τι ακριβώς ανακάλυψαν οι ερευνητές; 
Ότι και τα δυο ημισφαίρια παίζουν σημαντικό ρόλο στη μνήμη. 
Αλλά και ότι το αριστερό σχετίζεται περισσότερο με την απομνημόνευση γνωστών γεγονότων η προσώπων. Ιδιαίτερα, οι 41 επιληπτικοί ασθενείς που είχαν χειρουργηθεί 
στον πίσω αριστερό κροταφικό λοβό και αποτέλεσαν και το δείγμα της έρευνας, δυσκολεύτηκαν να θυμηθούν σε φωτογραφίες που τους επιδείχθηκαν τα ονόματα 
της Νταϊάνας, της βασίλισσας Ελισάβετ και του Μπραντ Πιτ. 
Ουσιαστικά, η προφορική έκφραση της «σημασιολογικής μνήμης» φαινόταν να είχε 
υποστεί βλάβη.
Η οποία σημασιολογική μνήμη, γράφει ακόμη η ιταλική εφημερίδα, είναι διαφορετική 
από την επεισοδιακή την οποία θα επιστράτευε η Αντζελίνα Τζολί για να απαντήσει 
στην ερώτηση «πόσα Οσκαρ έχει κερδίσει ο Μπραντ Πιτ;». 
Οποιος πει «κανένα», θα τολμούσαμε να πούμε εμείς, μπορεί να κοιμάται ήσυχος...[...]
Πώς είπατε οτι σας λένε;;;;;

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Non ricordi il nome di Lady Diana? 
Colpa della parte sinistra del cervello
http://www.corriere.it/cronache/18_
gennaio_28/non-ricordi-nome-lady-diana-colpa-parte-si
Una volta uno psicologo sperimentale ha provato a contare tutti i tipi di memoria esistenti, arrivando a uno strabiliante 256. Anche se questo numero non va preso troppo sul serio, resta il fatto che la memoria ha molteplici forme e probabilmente esistono altrettanti modi di dimenticare. Non riuscire a ricordare il nome di un personaggio famoso è diverso dal dimenticare come si chiama quel tipo buffo che ci hanno presentato a casa di amici, tanto per fare un esempio. Mappare e decifrare tutti i tipi di memoria, dunque, è un’impresa impegnativa per le neuroscienze. L’ultimo elemento del puzzle l’ha sistemato un gruppo inglese, pubblicando uno studio su Cerebral Cortex. Il titolo dell’annuncio dell’Università di Manchester non è passato inosservato: «Non ricordi il nome della Principessa Diana? La colpa è della parte sinistra del cervello». Ma cosa hanno scoperto esattamente i ricercatori?
Test psicologici
Grace Rice e colleghi hanno potuto contare sull’aiuto di 41 pazienti epilettici che si sono fatti operare per tornare a condurre una vita normale. I chirurghi sono intervenuti su una porzione di tessuto implicata nella memoria, allo scopo di rimuovere l’epicentro delle crisi. In circa metà dei pazienti l’intervento ha riguardato il lobo temporale anteriore sinistro, nell’altra metà quello destro. Quando queste persone sono state sottoposte a una batteria di test psicologici per valutare gli effetti dell’operazione, è arrivata la conferma che entrambi gli emisferi cerebrali sono importanti per la memoria. Ma è risultato anche che chi era stato operato a sinistra incontrava più difficoltà degli altri a esprimere verbalmente le proprie conoscenze relative a fatti noti. In particolare, vedendo le foto di celebrità tra cui la sfortunata Lady D, l’intramontabile Elisabetta II e un bellissimo di Hollywood come Brad Pitt, magari ricordavano qualcosa della loro identità ma non i rispettivi nomi. In pratica l’espressione verbale della «memoria semantica» risultava danneggiata.
Amnesia
Per inciso, la memoria semantica o concettuale è quella che consente a un concorrente qualsiasi di rispondere bene quando il presentatore di un quiz televisivo gli chiede: «Quanti Oscar come migliore attore ha vinto Brad Pitt?». Ma lo stesso nome e lo stesso volto attiverebbero un altro tipo di memoria, detta episodica, se la domanda venisse rivolta ad Angelina Jolie che ha ricordi personali al riguardo. I lettori di Umberto Eco hanno ben chiara la distinzione, perché il protagonista di «La misteriosa fiamma della regina Loana», colpito da amnesia, perde i ricordi autobiografici pur conservando intatte le nozioni immagazzinate nella sua enciclopedica memoria. È confortante pensare che possa essere colpa della differenza tra memoria semantica ed episodica se qualche collega ogni tanto ruba una delle nostre idee senza riconoscerci il merito: quando l’ha sentita esporre potrebbe aver archiviato bene il concetto e aver dimenticato le circostanze. Nella vita di tutti i giorni, comunque, subentrano sicuramente altri meccanismi quando riconosciamo il volto di qualcuno ma non ne ricordiamo il nome. Il viso contiene molte informazioni importanti, perché veicola le emozioni, perciò il nostro cervello è particolarmente abile a identificare le sembianze facciali. In confronto i nomi dicono poco, sono solo sequenze arbitrarie di simboli, per questo memorizzarli richiede più impegno e dimenticarli è più facile. A meno che la persona in questione non ci piaccia così tanto da far scattare il colpo di fulmine. In quel caso, statene certi, ricorderete come si chiama e memorizzerete persino il suo numero telefonico.

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